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Gonnoscodina

Sindaco: Luciano Frau (dal 12 Giugno 2022)
Abitanti: 514 (statistiche ISTAT 2011)
Posizione: 39°42'0" N - 08°50'14" E
Altitudine s.l.m.: 112 mt
Superfice: 8,90 kmq
Codice Istat: 095022
Codice Catastale: E087
Cap: 09090
Patrono: San Sebastiano (20 Gennaio)


Il piccolo centro di Gonnoscodina sorge su un pendio collinare tra la Giara di Gesturi, quella di Siddi e il Monte Arci. Anche il nome del paese deriva dalla sua posizione geografica: la radice "Gonnos" significa infatti “collina”, mentre “Codina" significa “pietra, roccia”.

La fertilità del territorio e la presenza di numerosi corsi d’acqua come il Rio Mogoro, hanno contribuito alla formazione di insediamenti umani sin dall’epoca nuragica. Successivamente divenne un insediamento romano, come testimonia il ritrovamento di una piccola necropoli e di un deposito monetario nelle campagne circostanti.

Il centro storico ha conservato numerose costruzioni risalenti alla seconda metà dell’Ottocento, con i loro bellissimi portali in pietra. Di notevole rilievo architettonico è l’antico ponte in stile romano a tre luci con archi in pietra a tutto sesto, costruito probabilmente nel XVIII secolo.

In un bellissimo parco dalla tipica macchia mediterranea si trova la chiesa di San Daniele. Fu costruita intorno alla prima metà del XIX secolo seguendo un progetto ispirato alla cattedrale di Ales e proprio da qui deriva la scelta di imponenti proporzioni architettoniche e di una grande ed elegante cupola.

Il Santo viene festeggiato tre  volte l’anno: il 9 maggio, il 15 ottobre, e il 13 novembre. Un tempo per l'occasione affluivano in paese centinaia di pellegrini con cavalli e carri addobbati, detti "traccas", carichi di fiori, aranci, limoni e tessuti colorati.

La chiesa patronale di San Sebastiano è stata invece edificata tra il 1839 e il 1845 in stile ionico, in sostituzione dell'antica parrocchia di San Bartolomeo, di cui oggi restano solo due archi a tutto sesto. La festa in onore di San Sebastiano cade il 20 Gennaio con riti solenni ed un caratteristico falò acceso la notte della vigilia.

Sito ufficiale del Comune di Gonnoscodinawww.comune.gonnoscodina.or.it

Fonti


Statistiche ISTAT 2011:  http://demo.istat.it
www.comune.gonnoscodina.or.it
www.sardegnaturismo.it/it/punto-di-interesse/gonnoscodina

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