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Gonnosnò

Sindaco: Peis Ignazio (dal 26 ottobre 2020)
Abitanti: 808 (statistiche ISTAT 2011)
Posizione: 39°45'42" N - 08°52'24" E
Altitudine s.l.m.: 195 mt
Superfice: 15,50 kmq
Codice Istat: 095023
Codice Catastale: D585
Cap: 09090
Patrono: Sant’Elena (18 Agosto)


Gonnosnò sorge alle falde occidentali della Giara di Gesturi, su una collina a 195 metri sul livello del mare. Dalla sua posizione trae probabilmente origine il nome Gonnosnò dalla connessione della base prelatina "gon", "monte, altura" e un altro elemento che la tradizione erudita attribuisce al greco neòs "tempio" o nèos "nuovo". Sull'origine del nome della frazione di Figu vi sono due ipotesi: la prima che derivi dal nome del leggendario bandito Figu, la seconda, molto più probabile, legata alla copiosa presenza degli alberi di fico.

Numerosi sono i siti archeologici di origine nuragica presenti nella zona: Emmauru, Marattu, Nieddu, Salibera, Su Sensu, Terremoti, Tramata.  Nella zona di San Salvatore di Figu gli archeologi hanno riportato alla luce le Tombe di giganti di Sas Lapideddas, antichi sepolcri costituiti da grossi blocchi di pietra, ed il pozzo sacro di San Salvatore, utilizzato sin dall'epoca nuragica per celebrare i riti legati al culto pagano delle acque.

Su uno sperone della Giara affacciato sul centro abitato si trova invece il sito archeologico di Bruncu Sergiu, in cui sono stati rinvenuti massi scolpiti, resti di costruzioni e ceramiche di periodo punico e romano.

Il centro storico del paese è caratterizzato da vicoli tortuosi, sui quali si affacciano le antiche abitazioni in pietra con splendidi portali. In una di queste antiche case padronali è ospitato il Museo etnografico e mostra permanente della civiltà contadina, nel quale sono documentate le attività quotidiane della civiltà agro pastorale, con particolare attenzione all'antica arte dell’apicoltura, alla quale è stata dedicata un’intera sezione. Il Museo etnografico permette di riscoprire gli strumenti fondamentali della civiltà contadina con una vasta esposizione degli strumenti della viticoltura, allevamento, utensili di ferro da cucina, antichi costumi e sale da letto.

Sempre nel centro storico si trova una delle chiese più antiche. Dedicata a Sant’Elena, la chiesa custodisce al suo interno un importante altare del 1600 in legno intarsiato dedicato a San Basilio.

Di particolare interesse è anche la produzione legata all’artigianato tipico sardo: arazzi, tappeti, scialli, coperte, tende e cuscini vengono realizzati secondo le antiche tecniche di tessitura, riproponendo i motivi classici dell'arte bizantina.

Sito ufficiale del Comune di Gonnosnòwww.comune.gonnosno.or.it 

Fonti


Statistiche ISTAT 2011:  http://demo.istat.it
www.comune.gonnosno.or.it
www.sardegnaturismo.it/it/punto-di-interesse/gonnosnò

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