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Morgongiori

Sindaco: Paolo Pistis (dal 12 Giugno 2022)
Abitanti: 797 (statistiche ISTAT 2011)
Posizione: 39°44'44" N - 08°46'19" E
Altitudine s.l.m.: 351 m
Superfice: 45,30 kmq
Codice Istat: 095030
Codice Catastale: F727
Cap: 09090
Patrono: Santa Maria Maddalena (22 Luglio)


Il comune di Morgongiori comprende nel suo territorio buona parte dello splendido massiccio del monte Arci. Tra le sue vette spicca la suggestiva "Testa del guerriero", una vera e propria scultura naturale modellata dal vento e dagli agenti atmosferici. Proprio dalla particolare conformazione del paese, circondato da pareti rocciose, deriva il suo toponimo: Morgongiori significa infatti “città delle pietre”. 

Il Monte Arci, ricco di boschi di querce secolari, lecci, lentischi e profumate erbe aromatiche, è anche estremamente ricco di giacimenti di ossidiana, un vetro nero di origine vulcanica definito “l'oro nero della Sardegna” per la sua facile lavorazione. Numerosi ritrovamenti archeologici testimoniano la presenza di insediamenti nati per la lavorazione di questo prezioso materiale fin dalla preistoria: la necropoli di Prabanta, comprendente il menhir conosciuto come Su Furconi de Luxia Arrabiosa (leggendario personaggio del Monte Arci) e due piccole domus de janas, chiamate Su Forru e Su Stabi de Luxia Arrabiosa.

Altro sito interessante è Sa Domu 'e is Caombus (La casa dei colombi), situato sopra il centro abitato ai piedi di una grande croce. Si tratta di una grande fenditura nel terreno, nella quale si snodano due rampe di scale immerse nel buio totale, che probabilmente portavano ad un tempio di età nuragica in cui leggenda vuole si praticassero misteriosi riti. Per poter visitare Sa Domu 'e is Caombus è necessario richiedere l’autorizzazione alla Sovrintendenza archeologica di Cagliari e Oristano.

Il centro storico è caratterizzato da antiche case in pietra trachite e basalto nero, adornate da ampi portali solitamente decorati con fregi caratteristici.

Fiore all’occhiello dell’artigianato di Morgongiori sono i prodotti tessili realizzati secondo le antiche tecniche di tessitura. Tappeti, arazzi e altri pezzi di pregio, quali i telai tradizionali, sono oggi conservati nel Museo vivente dell'arte tessile.

L'altra produzione tipica di Morgongiori è quella delle lorighittas, la particolare pasta di grano duro che ha la forma di uno spaghetto piegato a treccia fino a diventare una sorta di ricamo e poi chiuso ad anello nelle dita. Ogni anno, Morgongiori dedica la prima domenica di agosto alla sagra alle lorighittas, meta di numerosissimi visitatori.

Tra le numerose feste organizzate a Morgongiori vi sono i festeggiamenti in onore di Sant'Antonio Abate (16 e 17 gennaio) e la sagra in onore di San Isidoro, protettore degli agricoltori (15 maggio), per il quale viene allestita una processione con cavalli e buoi addobbati da collane in tessuto arabescato con colorati disegni floreali, realizzate secondo le tecniche tradizionali e in genere parte del corredo delle spose. 

Sito ufficiale del Comune di Morgongioriwww.comune.morgongiori.or.it

Fonti


Statistiche ISTAT 2011:  http://demo.istat.it
www.comune.morgongiori.or.it
www.sardegnaturismo.it/it/punto-di-interesse/morgongiori

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